Le cose non smettono di esistere quando non le vediamo più: da adulti, lo accettiamo come un dato di fatto, tendendo a dimenticare quanta fatica ci è costata impararlo da piccoli. Alcuni semplici giochi possono essere utili per gestire serenamente il processo di separazione dalla figura materna. I Flowerini Hape® combinano l’attrattiva di un sonaglino colorato a una emozionante trasformazione che supporta il bambino nello sviluppo della propria indipendenza.Una delle fasi più importanti nello sviluppo del bambino è quella che gli psicologi chiamano di separazione-individuazione. Intorno ai 4-5 mesi di età il bambino inizia infatti a provare un interesse crescente per l’ambiente che lo circonda, superando lo stato di simbiosi con la mamma.A noi genitori spetta il delicato compito di accompagnare i figli verso la futura indipendenza: dallo svezzamento sino ai primi passi e alle prime parole, abbiamo l’occasione di mettere le basi per lo sviluppo di una personalità autonoma e di un rapporto sano con la famiglia di origine. Ecco perché è importante gestire con sensibilità e attenzione questo passaggio, aiutando il bambino a comprendere che se una cosa scompare dalla sua vista (o se la mamma esce per andare al lavoro) non significa che smetta di esistere.Forse non ci hai mai pensato, ma giochi semplici come il “Cucù” fanno passare proprio questo concetto fondamentale per una transizione serena verso l’auto-individuazione. I Flowerini Hape® nascono per aiutare il tuo bambino a capire che se qualcosa non è più davanti ai suoi occhi non significa che non tornerà. Un colorato sonaglino per i più piccoli, che trasformandosi rivela una sorpresa speciale…

La difficoltà di staccarsi dalla mamma

Facile per i pedagogisti dire che i neonati devono dormire nella loro cameretta, ma come fa una mamma a lasciar piangere disperatamente il suo bambino nella culla? Queste normali manifestazioni di ansia da distacco nel tempo possono evolversi in esplosioni di capricci ogni volta che dobbiamo uscire, rendendo ancor più penoso il rientro al lavoro dopo la maternità. Tuttavia sappiamo che questo passaggio è necessario per la crescita del bambino e la ripresa delle normali attività della vita adulta, perciò possiamo attrezzarci in diversi modi per rassicurare i nostri piccoli e aiutarli a superare la paura del distacco.Abbiamo visto che il gioco del “cucù” non è solo un modo per intrattenere i bebè, ma ha un significato più profondo: quando la mamma, la nonna o lo zio ricompaiono dopo essersi nascosti, il bambino interiorizza il concetto della sparizione momentanea dell’altro. Per far comprendere al bambino cosa sta per accadere è sempre utile lo strumento del dialogo: la verbalizzazione supporta la consapevolezza, così come la ripetizione di rituali di saluto sempre uguali favorisce la serenità.Altro metodo valido è quello della gradualità: iniziamo con distacchi brevi per poi aumentare progressivamente il tempo. Infine, possiamo lasciare al bambino un oggetto impregnato del nostro odore o qualcosa di suo, incoraggiando il naturale ricorso all’oggetto transizionale che spesso avviene per iniziativa del bambino.

L’oggetto transizionale: un alleato in fase di separazione

L’abbiamo visto tantissime volte: improvvisamente, il bambino si affeziona a un pupazzo, una copertina, una bambolina o un altro oggetto e lo porta con sé dappertutto, come se non potesse più farne a meno. Impossibile infilarlo in lavatrice senza scatenare crisi di pianto irrefrenabili: questo è quello che accade quando si cerca di separare un bambino dal suo oggetto transizionale.L’oggetto transizionale è una cosa su cui il bambino proietta l’affetto materno interiorizzato e a cui attribuisce una personalità e una serie di caratteristiche positive. Oltre ad avere un profondo valore affettivo, l’oggetto transizionale è investito di un fondamentale significato simbolico: rappresenta infatti lo spazio di separazione tra mondo interiore e realtà esterna.Questo oggetto prediletto comunica al bambino sensazioni positive di protezione, conforto e fiducia analoghe a quelle derivanti dal contatto con la mamma. Grazie a questo surrogato, il bambino trova il coraggio di superare il distacco, completando la transizione dallo stato in cui era un tutt’uno simbiotico con la madre a un nuovo stadio di sviluppo in cui inizia a manifestare la sua individualità distinta.

I Flowerini Hape: un sonaglino che racchiude un segreto

I Flowerini Hape® sono giochi dalla concezione molto semplice, che nascono per supportare il bambino nell’acquisizione di una progressiva indipendenza. Si tratta di fiori in tessuto al cui interno è racchiuso un campanellino. Tramite una chiusura in velcro sullo stelo, i Flowerini possono essere facilmente appesi alla palestrina, al passeggino o a qualsiasi struttura ad arco o tubolare, rappresentando un’inesauribile fonte di intrattenimento e felicità.I più piccoli sono attratti dai colori vivaci, dalla consistenza soffice e dal suono del sonaglino. Infatti, i Flowerini sono studiati per produrre una intensa stimolazione sensoriale attraverso:•    L’accostamento di diversi tessuti che offrono tante sensazioni tattili;•    Lo scampanellio prodotto dallo scuotimento e il fruscio che si avverte strofinando il corpo della bambola per stimolare l’udito;•    I colori vivaci e l’aspetto simpatico per stimolare la vista.Ma non è tutto: per rendere questo gioco ancora più speciale, abbiamo immaginato che il fiore si potesse schiudere rivelando magicamente un personaggio.Così quello che era un semplice sonaglino per neonati si è trasformato in un rassicurante  amichetto da portare sempre con sé. Il bambino può ripetere la magia dei Flowerini ogni volta che vuole, trasformando il fiore in una bambolina con cui giocare, da tenere vicino e stringere durante il sonno man mano che cresce.Per rendere ancora più divertente il mondo dei Flowerini abbiamo immaginato 3 diversi personaggi: il simpatico Kiwi, la dolce Fragolina e il variopinto Ananas sono divertenti da soli e spassosi insieme.

Flowerini Hape: giochi che aiutano a crescere felici

La cosa più speciale dei Flowerini Hape® è proprio la trasformazione da fiore a personaggio. Un gesto che per gli adulti è semplice non solo può sorprendere e divertire i nostri bambini, ma racchiude in sé un significato simbolico molto profondo e un apprendimento importantissimo per il nostro bimbo. Un po’ come avviene con il gioco del Cucù, coprendo e scoprendo il viso della bambolina stiamo insegnando ai piccoli che tutto torna.Quando non vediamo più qualcuno non significa che sia sparito, ma solo che in quel momento si trova altrove, e presto ritornerà da noi. Attraverso un piccolo gesto, possiamo aiutare il nostro bambino a superare serenamente una fase dello sviluppo che, come abbiamo visto, è essenziale per la sua futura indipendenza e stabilità emotiva. Oltre a rassicurare i nostri bambini grazie all’importante lezione che insegnano, i Flowerini sono un gioco capace di divertirli e stupirli ogni volta!E tu, hai delle esperienze con l’oggetto transizionale? Qual è il gioco o l’oggetto che il tuo bambino porta (o portava) ovunque con sé? Raccontacelo nei commenti!